Cinema

Potere Assoluto

Potere Assoluto

Dietro uno specchio si nasconde una camera segreta. Lì dietro si può vedere senza essere visti e ciò che questa volta si vede è l’inconsueta, oscura faccia del potere politico, quando questo dismette la maschera compiacente della falsità ostentata davanti ai media e si manifesta nella sua crudele, meschina onnipotenza. Capita però che dietro questo specchio si nasconda un ladro, Luther Whitney (C. Eastwood), che in quella camera segreta vi trova rifugio perché sorpreso a ripulire l’appartamento. Dietro quel vetro assiste all’omicidio della padrona di casa ad opera delle guardie del corpo del Presidente degli Stati Uniti Richmond (Gene Hackman), che quella volta spinge la sua perversione per il sesso violento troppo in là. I servizi segreti coprono la scena del delitto, dimenticando però una prova schiacciante della colpevolezza del Presidente che non sfugge a Luther. La giovane donna è la moglie di un plurimiliardario ottuagenario di Washington, amico e primo finanziatore della campagna elettorale di Richmond. C’è una scena del film di una densità disarmante. Richmond indice una conferenza stampa per dare sostegno e solidarietà all’uomo a cui deve tutto e a cui ha ammazzato la moglie. Il suo sorriso davanti alle telecamere non lascia spazio ad interpretazioni, compiacente, si lascia scappare perfino una lacrima di partecipazione al dolore. Luther assiste alla scena dalla tv di un aeroporto, intenzionato a scappare perché consapevole di essere il primo indiziato dell’omicidio. La sua faccia è colma di rabbia e di disgusto, un’icona di chi non vuole arrendersi ma reagire, sente di non poter lasciare il suo paese in mano ad un individuo tanto meschino. Deciderà di portare avanti una battaglia tutta personale contro Richmond dall’esito davvero imprevedibile. Film tratto dal romanzo dello scrittore italo-americano David Baldacci, vanta la sceneggiatura di William Goldman e una regia incredibilmente attenta e sapiente dello stesso Clint Eastwood. Una riflessione lucida e ben orchestrata sul potere e le sue multiformi perversioni, su come il male sia facile da acquistare e conservare, e di come questo si insinui nelle maglie del potere celando la sua faccia dietro i media attraverso i quali ottiene legittimazione democratica.